Lo scorso 22 giugno la Caritas diocesana ha preso possesso del nuovo magazzino per la gestione dei viveri FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti), misura proposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Fondo nasce per sostenere famiglie indigenti, attraverso supporto alimentare e materiale, attraverso una serie di interventi, che prevedono anche attività di accompagnamento sociale (in primis l’ascolto, che in Caritas viene effettuato nei centri di ascolto), che possano guidare ed indirizzare la persona o la  famiglia in stato di bisogno entro la rete integrata dei servizi locali. Per il periodo 2014-2020 sono stati stanziati per il FEAD oltre 3,8 miliardi di euro. I vari interventi sono attuati attraverso una rete di organizzazioni partner costituita da Amministrazioni Pubbliche e associazioni/enti non profit. Caritas Italiana è fra queste, e nella rete delle Caritas Diocesane accreditate c’è anche Caritas Latina. Riguardo la distribuzione delle derrate alimentari, la Caritas diocesana è inserita nel sistema che ne regolamenta l’erogazione, chiamato SìFEAD, con le 25 Caritas parrocchiali che ne beneficiano. In aggiunta a queste, le due mense Caritas di Latina e Terracina. Stando ai dati, grazie alle derrate alimentari FEAD, le Caritas del nostro territorio riescono a raggiungere ed aiutare circa 3000 persone.
Il nuovo magazzino ha sede in un capannone industriale di 700 metri quadri, collocato presso l’Azienda Dublo, in via della Stazione, a Latina Scalo. Grazie all’ampio spazio a disposizione, il carico e lo scarico delle merci risultano ora agevoli e meglio organizzati, nonché implementabili. Il paniere di prodotti a cui attingere è vario e ne comprende circa cinquanta. Per la Caritas diocesana non è sempre stato così. “Per oltre un ventennio – racconta Angelo Raponi, direttore della Caritas diocesana – siamo stati appoggiati a Casa Betania (il centro d’accoglienza per donne in gravi difficoltà sociali ed economiche, sito in via Piave, a Latina), e le merci erano stipate
all’interno di un vagone ferroviario, e la distribuzione alle Caritas parrocchiali avveniva nel piazzale della struttura, all’aperto, non appena le merci venivano scaricate, esposti agli eventi atmosferici. Quando l’erogazione di derrate alimentari è cresciuta perché, di pari passo, cresceva la domanda di alimenti per comporre i pacchi viveri da parte delle Caritas parrocchiali, in particolar modo nella fase acuta della pandemia da Covid-19, abbiamo dovuto ideare una soluzione diversa. Perciò, in attesa di poter accedere nel nuovo magazzino Caritas, che sarà situato nei locali sottostanti la Parrocchia di Santa Chiara, si è optato per l’affitto del capannone”. Superata la fase di avviamento, da settembre il magazzino aprirà tre giorni a settimana e, sulla base di un calendario, tutte le Caritas parrocchiali aderenti al circuito FEAD, procederanno al carico delle derrate da portare in parrocchia per comporre i pacchi viveri. Gli ampi spazi del magazzino consentono anche a parrocchie, non dotate di locali sufficientemente grandi per la conservazione di tutti i viveri assegnati, di poter contare su un punto di appoggio dove mantenere parte dei prodotti. In questo tempo di cambiamenti, la Caritas Diocesana vuole ringraziare tutti i volontari della rete Caritas che hanno partecipato attivamente e reso possibile il servizio per tanti anni, anche in situazioni non ottimali. Ma un ringraziamento particolare va, doverosamente, a Tonino Caprioli, che ha curato in tutti questi anni la gestione del magazzino diocesano, e che ora cede il testimone ad una nuova équipe di volontari.